'Con questo i miei libretti di versi in siciliano

sono tre, oltre ad altri tre, sempre

in siciliano ed in versi, dedicati alla descrizione

di piatti della cucina siciliana e alle usanze conviviali

in Sicilia, che sono stati o stanno per essere

dati alla stampa da un coraggioso (forse

incosciente) editore.

Rispetto agli altri non sono cambiate le motivazioni

e nemmeno è venuto meno il mio divertimento.

Dei tre questo è il più intimo.

Guardo al mio passato e al mio presente e

do una sbirciatina all’inevitabile conclusione

del cammino del quale comunque riesco perfino

a dire con distaccata e divertita ironia.

Parlo dei miei amici, tra i quali ho compreso

la mia fedelissima Jack Russel, con

amore e gratitudine, a volte scherzando sui

loro “difetti” ma con affetto e tenerezza fraterni.

Parlo dei miei affetti più cari che hanno

dato e continuano a dare un senso alla mia

vita.

Parlo dell’università alla quale ho dedicato

più di cinquant’anni delle mie energie e del

mio entusiasmo, che tanto mi ha dato e continua

a darmi ma tanto mi ha anche deluso.

Rimpiango quella dei miei anni passati,

scherzo su alcune delle sue caratteristiche attuali,

provo amarezza per i cambiamenti, che

hanno portato tutt’altro che miglioramenti, e

per alcune cadute di stile. Considerazioni forse

condizionate dall’età ma che credo abbiano aggiuntive

motivazioni.

Il tutto è quasi un bilancio, complessivamente

forse in attivo ma con il rimpianto che

meglio avrei dovuto e potuto fare, soprattutto

per chi mi ama e ha creduto in me.' 

Giovanni Dugo