L’incontro più suggestivo ed entusiasmante della mia vita fu con un libro della prima media quando mi ritrovai tra le mani quello di mitologia classica. Lo lessi d’un fiato, ne restai ammaliato e le leggende su dei ed eroi, potenti ma umanizzati, capaci di grandi e nobili imprese ma anche di tradimenti ed azioni poco edificanti, che a volte però subivano smacchi e sconfitte, mi piacquero di più delle avventure di Gordon, L’Uomo Mascherato, Mandrake, Cino e Franco, Dick Fulmine, Gim Toro, Tex Willer e il Piccolo Sceriffo, i personaggi dei fumetti che ogni tanto riuscivo a leggere eludendo la sorveglianza dei miei genitori.

Il ricordo di quell’innamoramento mi ha portato a scrivere questo libretto; certo la prospettiva in cui vedo oggi le imprese e le malefatte di dei ed eroi è cambiata: all’ammirazione si è sostituita l’ironia e più che dei prodigi di cui erano capaci punto il dito sui loro difetti.

Scherzo sui loro trasgressivi amori, al di là di ogni giudizio morale.

Mi diverto a prendere in giro i loro comportamenti che anche nella società dell’epoca, per i comuni mortali, sarebbero stati considerati biasimevoli e meritevoli di punizioni e che invece agli dei erano consentiti senza critiche in una dimensione al di là del bene e del male.

Nonostante tutto comunque confesso che le emozioni che hanno destato in me giovinetto e il loro fascino sono rimasti vivi e spero che le loro imprese amorose narrate scherzosamente in versi in siciliano in questo libretto muovano al sorriso chi lo legge, se mai ci sarà qualcuno a leggerlo.

             Giovanni Dugo